mercoledì 20 giugno 2012

Cesane: Il giro del Fosso Tinaccio

Dal mio archivio fotografico ho voluto ripescare un'escursione primaverile nella Foresta delle Cesane, una bella camminata di tre ore o poco meno.
Il percorso si snoda tutt'attorno alla valle del Fosso Tinaccio, nel versante nord-orientale della dorsale collinare delle Cesane, interamente nel territorio comunale di Isola del Piano (PU).
Da come si può evincere dal nome del torrente: "Tinaccio", la valle da percorrere rassomiglia per lo più a una profonda conca a tratti persino inestricabile.
In questa escursione si attraversano vaste porzioni di foresta a latifoglie, sconosciuta alla maggioranza delle persone che si avventano sulle Cesane, mentre i rimboschimenti a pini sono rilegati alla parte sommitale della valle, in prossimità della strada che taglia in due il bosco.

Ma iniziamo il cammino...
Il punto di partenza scelto si trova sul rettilineo della strada detta delle Valli, che da Isola del Piano sale verso la foresta, nei pressi dell'azienda agricola dell'Alce Nero.
Scendendo dall'auto non si può fare a meno di notare un bel prato pianeggiante completamente circondato dal bosco e con in mezzo un rudere, conosciuto col nome di Cecilia... la Casa nella Prateria! Il caseggiato sembra di trovarsi su un isola sperduta, circondata da un mare verdeggiante; uno degli scorci più belli delle Cesane.
Attraversato il pascolo si oltrepassa anche la casa, proseguendo su un sentiero che si stacca sulla destra e scende lungo il ripido pendio della valle fino a raggiungerne il fondo. In questo primo tratto della camminata non si può fare a meno di ammirare la profonda valle scavata dal Fosso Tinaccio e la fitta foresta che ricopre le ripide pendici dei colli che la sovrastano.
Giunti nel profondo di questa sorta di conca, il sentiero è costretto a continuare sul ciottoloso letto secco del fosso, le pareti si stringono sul corso d'acqua a volte creando piccole e suggestive gole. 
Scendendo il torrente penso tra me: ecco, l'ennesimo fosso senza acqua che mi tocca passare ma ad un certo punto da sotto i ciottoli inizia a fiottare un rivolo d'acqua e ad ogni passo verso valle si fa sempre più grande. 
Quando la visuale si allarga, trovandomi a destra una vecchia cava e a sinistra una macchia di bosco un po troppo smacchiata, i rivoli d'acqua si moltiplicano a tal punto che la magica sinfonia dei gorgheggi e dello sciabordio diventa imperante. 
Si prosegue su una comoda stradina bianca fino a uscire dalla foresta ed ammirare il crinale erboso a sinistra e la vecchia casa colonica che lo sovrasta: sono giunto nelle campagne di Isola del Piano.
Attraverso il torrente e giro a destra per risalire la valle del Fosso Tinaccio dal lato opposto, riportandomi dentro il bosco. 
Il primo tratto è un bello strappo che si inerpica sulle pendici delle Cesane mentre la vista dei campi al limitar della foresta è magnifica. In questo punto la vegetazione di latifoglie è spontanea ed evidenzia su di se l'intenso sfruttamento dell'uomo. 
Continuo il cammino tra la giovane e rada vegetazione e appostamenti di caccia fino a raggiungere un fitto tratto di bosco misto e successivamente i primi rimboschimenti a pini che in queste zone si alterna con dei fittissimi gineprai. 
Ora nella pineta il paesaggio diventa un po più monotono ma non privo di begli scorci, si raggiunge il margine con la Strada delle Cesane per poi costeggiarla fino a toccare i prati della Baita ed in fine raggiungere il punto di partenza.

Le foto...

La partenza ai margini della Strada delle Valli, nei pressi dell'azienda agricola Alce Nero, un iniziale arido paesaggio.
Ed ecco Casa Cecilia e il suo stupendo prato, una vera isola verde!
Una foto da più vicino, con il prato fiorito... Little House on a Prairie... già canticchio la sigla!
Eccomi difronte al sentiero che scende giù nel fosso ad ammirare il fitto bosco che lo sovrasta.
Si inizia a scendere...
Sempre più giù...
Fin quando la situazione non si appiana...
E mi fermo ad ammirare questi stupendi ciclamini primaverili.
Ma ben presto mi ritrovo stretto nel secco letto del Fosso Tinaccio.
E alla fine anche l'acqua inizia a farsi largo tra le pietre.
La mano pesante dell'uomo.
Si esce dalla foresta e sono ancora prati.
Il grande prato con il caseggiato in ombra che lo sovrasta.
Tra bosco e campagna nei pressi di Isola del Piano.
Si ritorna verso la foresta.
Il prato di Casa Cecilia visto dal lato opposto della valle.
La bassa boscaglia e dietro i primi pini delle Cesane.
Direi di prendere a destra.
Un bello scorcio nella pineta sommitale.
Devastazioni invernali.
Un regalo della primavera, Orchidee Purpuree.

Guarda il percorso sulla mappa.

2 commenti:

  1. Complimenti. Ti consiglio, ma forse l'hai già fatto, di leggere l'Uomo delle Cesane di Umberto Piersanti.
    Le Cesane, sono per me, un angolo di Paradiso.

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    1. Ciao Cortese e grazie mille per la segnalazione del libro che purtroppo non conoscevo.
      Le Cesane però le conosco fin da piccolo, mio padre che è vissuto ai suoi margini me ne ha sempre parlato.
      Appena posso vengo in questa foresta a camminare e cercare ristoro, ogni volta scopro qualcosa di nuovo ed interessante... Questo libro fa proprio al caso mio, Grazie ancora.
      A presto!

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